Dopo aver lasciato lo Swaziland, percorrendo sempre la strada N2, siamo arrivati fino a Hluhluwe da dove avevamo programmato due bellissime escursioni: la prima alla Imfolozi Game Reserve e la seconda fino all’estuario di S. Luciaper fare un safari fluviale e avvistare ippopotami e coccodrilli.
Non c’è dubbio che Sudafrica voglia dire safari. E’ stato il primo pensiero anche per noi e la prima domanda che ci hanno fatto tutti al nostro rientro.
E così dopo la prima tappa in Mumpalanga, ci siamo messi in cammino in direzione Nelspruit, con destinazione la riserva privata di Mthethomusha lungo i confini meridionali del Parco Kruger.
Vedere i famosi Big Five (rinoceronte, leone, bufalo, leopardo ed elefante) e tutti gli altri animali della savana, era il sogno di tutti, nostro e soprattutto del piccolo Simo.
Ecco la prima tappa del nostro itinerario in Sudafrica. A Johannesburg dove siamo atterrati, abbiamo ritirato la macchina a noleggio che avevamo prenotato e ci siamo subito diretti alla scoperta del Mpumalanga, una delle regioni più ricche di bellezze naturali e fauna del Sudafrica. Per decidere cosa vedere in Mpumalanga, bisogna tracciare un piccolo itinerario. Nell’articolo di oggi vi racconto la prima parte del nostro che ci ha visto alloggiare ad Hazyview e spostarci con l’auto per visitare la zona del Blyde River Canyon.
Stavo mettendo in ordine le foto del nostro viaggio in Sudafricae in assoluta controtendenza mi sono persa tra i colori delle (decine) di foto che ho scattato a Bo-Kaap, il quartiere più colorato di Cape Town.
In assoluto contrasto con la modernità delle vie adiacenti e molto diverso da quanto avevamo visto fino ad allora, ci siamo ritrovati catapultati in questo quartiere di origine malese, persi tra i colori sgargianti delle sue case.
Bo-Kaap è una ex township situata ai piedi del Signal Hill, una delle due vette che sovrasta Città del Capo e si trova a 10 minuti a piedi dal centro della città. Non importerà avere in mano nessuna cartina per capire di essere arrivati nel quartiere!
Noi abbiamo parcheggiato l’auto nella parte alta e siamo scesi a piedi, calandoci in un micromondo multiculturale scandito dai colori delle moschee e delle sue casine basse col tetto piatto, ammassate l’una all’altra senza nessuno spazio aperto tra loro.
Se siete fortunati, e noi lo siamo stati, il cielo limpido e turchese farà da cornice ai colori saturi delle case, alle perfette geometrie scandite dalle porte, dalle finestre e dalle scale che entrano fin dentro le case.
Sul perchè le case siano state dipinte così, ho letto molte storie. In realtà trattandosi di una ex-township, dopo la fine dell’apartheid, i Bo-Kaapers hanno fatto proprie queste abitazioni dipingendole di colori vivaci, sia perchè si trovarono costretti ad usare le vernici più economiche sia come celebrazione della libertà ritrovata.
Negli anni successivi il quartiere ha acquistato fama e anche i non musulmani hanno iniziato a vivere in Bo Kaap tanto da farlo essere molto ricercato anche dai bianchi sudafricani.
Personalmente mi sono persa con la mia reflex tra queste vie, perchè da un lato la geometria e dall’altra la saturazione dei colori, mi hanno stregata!
L’unica pecca è stata che la maggior parte delle strade è percorribile in auto e ce ne sono tantissime parcheggiate. Ma non disperate perchè la centralissima Chiappini street è completamente sgombra e avrete modo di sbizzarirvi cercando di tuffarvi voi stesse nei colori, come ho fatto io!
Noi abbiamo visitato Bo-Kaap nel giorno della vigilia della Festa musulmana del Sacrificio. Ce lo aveva preannunciato un buffo ometto che si è proposto a guardia della nostra auto, indicandoci le pecore che erano state portate in un grande cortile nella parte alta del quartiere. Ed effettivamente camminando tra le vie del quartiere, abbiamo percepito l’aria di festa: negozi e ristoranti chiusi e un grande via vai dalle case dove ci si preparava per questa giornata di festa.
Peccato solo che essendo giorno di vigilia, anche i ristoranti erano chiusi, in particolare quello segnalato dalla nostra inseparabile Lonely che a leggere la recensione e a vederlo da fuori, ci ha lasciato con l’acquolina in bocca 😉
Ora vi lascio qualche altra foto di Bo-Kaap, in quartiere più colorato di Città del Capo e forse del mondo e, vi confesso, avrei voluto pubblicarle tutte!!