La mia magica vacanza in Grecia di Mandy Baggot

La mia magica vacanza in Grecia di Mandy Baggot – la mia recensione

Becky è una ragazza che vive in una piccola cittadina inglese, lavora nel panificio di sua sorella dove prepara, a sua insaputa, succulenti sandwiches per i clienti. Becky ha infatti la passione di ricercare sapori e abbinamenti, ma anche la dote di saperli trovare per coccolare le persone.
Questa vita però le sta stretta: all’ombra di sua sorella ha maturato insofferenza.

Gli anni trascorsi dopo la morte del padre e la partenza della loro madre, l’hanno vista completamente assorta a prendersi cura di tutto e tutti fuorchè di sè stessa, rinunciando anche all’amore.

Così un giorno bussa alla sua porta l’occasione della vita: gestire per due settimane una villa di lusso a Corfù.

Becky non ci pensa due volte: prepara le valigie e sale sull’aereo pronta a prendersi cura di sè e coccolare quel suo cuore un pò affranto.

Non sa però che quel viaggio le cambierà la prospettiva da cui guardare e agire nella sua vita.

Sull’aereo si ritrova seduta accanto all’affascinante Elias, un giovane avvocato divorzista di successo che sta tornando a Corfù per degli affari di famiglia.

Il volo si rivela ricco di imprevisti e tappe inaspettate che faranno incr[site_reviews_form title=”La mia magica vacanza in Grecia di Mandy Baggot” id=”ksrjelsj”]ociare le loro strade: perdono la coincidenza ad Atene e trascorrono la notte in giro per la città, una turbolenza li farà poi atterrare a Cefalonia anzichè a Corfù, dove si ritroveranno in una tipica serata greca a suon di balli tradizionali e cibo locale.

Insieme a loro c’è la sfacciata e un pò impicciona Petia, anche lei in viaggio verso Corfù e alla ricerca di sè e di un posto nel mondo dove stare.

Quando i tre finalmente arrivano a destinazione, Becky ed Elias sono convinti che il loro è un addio, ma la vita continuerà a soprenderli facendoli, di lì a poco, ritrovare di nuovo uno davanti all’altro.

Il viaggio, gli imprevisti, le storie che si intrecciano, il loro passato, la famiglia e il lavoro, daranno a Becky ed Elias una seconda possibilità per riscattarsi da ogni delusione e, nel caso di Becky, non facendosi più prendere dal panico e gestendo tutto con grande serenità.

Due persone arrivate da due mondi (lavorativi e familiari) così lontanti che si scoprono di essere più simili e affini di quanto avrebbero potuto mai immaginare.

“Cosa vuoi che succeda in due settimane?”

“Tutto – gli sussurrò – può succedere tutto”.

La mia magica vacanza in Grecia – la mia opinione

Un libro pieno di emozioni genuine, scritte con uno stile diretto e scorrevole, perfetto per una lettura estiva sotto l’ombrellone!

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Recensione del libro Ci vediamo un giorno di questi

Ho letto diversi libri negli ultimi 2 mesi, ma ho deciso di scrivere la recensione dell libro di Federica Bosco, Ci vediamo un giorno di questi, perchè è la storia di un’amicizia ma non di un’amicizia qualunque. E’ il libro che celebra LA amicizia vissuta con sentimento, ogni giorno e in ogni fase della propria vita.

Un rapporto che fra due persone che segue l’evoluzione di due vite che si incrociano, si legano a doppio filo superando le grandi difficoltà della vita.

Ludovica e Caterina dopo un biscotto condiviso in cortile quando erano piccole, non separano mai più. Si uniscono più di due sorelle, fondono le loro menti così diverse tra loro, andando a completarsi una nell’altra. In questo modo vivranno ciascuna della loro vite con la forza di di due persone.

Caterina è quella creativa, che per tanti anni inseguirà tutto ciò che la farà vibrare e vivere al limite. Non conosce la paura, andrà in giro per il mondo, farà mille avventure, tornerà per inseguire anche “a casa” le sue passioni.

Ludovica è l’amica introversa, quella che non esce mai dalla sua confort zone e che si tiene lontana anni luce da ogni rischio e avventura.

Caterina partecipa a tutte le feste.

Ludovica cerca di mettere lo stesso ordine maniacale che attua in casa, anche nella vita di Caterina.

Litigano, ma si ritrovano sempre, anche dopo il rientro di Caterina dalla sua inspiegabile fuga in Australia e rientrata con un bambino da crescere da sola.

Ma sola non sarà perchè ci sarà Ludovica e Gab salderà ancora di più il loro legame.

Nel libro si affrontano temi fortissimi come lo stalking, la violenza psicologica, l’adolescenza di Gab e i suoi primi amori, la malattia e la forza di combatterla, l’amore da vivere quando tutto sembra ormai perduto.

Tutto viene vissuto fino in fondo, in nome di un tempo che corre inesorabilmente e non sempre permette di vivere nel modo in cui vorremmo.

Il libro è pieno di svolte e colpi di scena mai forzati. E’ il racconto vero di due vite, di due persone che crescono, sbagliano, corrono ai ripari, si liberano di tutto e rimangono legate per sempre una all’altra.

E lo saranno fino alle scelte più dure e importanti che dovranno fare per il bene di Gab. Cate riuscirà a liberarsi dei rimorsi del suo passato e Ludo si lascerà andare: entrambe le cose saranno dono della loro amicizia.

Come finirà non ve lo racconto!

Recensione del libro Ci vediamo un giorno di questi

In sostanza però vi consiglio di leggere questo libro perchè:

  • è appassionante
  • è ricco di riflessioni su temi di grande attualità
  • l’amicizia è un sentimento in cui ho sempre tenuto molto e questo libro l’affronta in maniera profonda e mai scontata
  • la scrittura di Federica Bosco è fluida, sentimentale quanto basta e appassionante

Se ti ho convinto, compralo subito!!

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Proprio come te di Nick Hornby – la mia recensione

Nick Hornby è l’autore che mi ha accompagnato e catalizzato durante gli anni dell’università. L’ho ripreso in mano dopo un pò di anni con grandi aspettative, per leggere “Proprio come te” opera di Nick Hornby del 2019.

Se avessi scritto la recensione del libro Proprio come te di Nick Hornby, subito dopo averlo letto tutto, avrei detto di aver avuto una grande delusione. La scrittura mi era apparsa sotto tono, la storia mediocre e la Londra in cui è ambientata troppo presa da altre vicende di attualità da riuscire ad elaborare una storia ad altà intesità.

Ho lasciato passare un pò di tempo e ho metabolizzato il messaggio che viene fuori dal libro, riflettendo su ciò che Hornby ha voluto trasmettere.

Sono rimasta convinta che leggere i suoi romanzi a 20 e a (quasi) 40 anni abbia una presa completamente diversa. Ma questo libro si porta dietro la volontà di unire 2 persone seppure così diverse tra loro, oltre le convenzioni sociali e i timori personali.

Lucy è un insegnate bianca di 42 anni, da poco separata da un uomo che ha fatto dell’alcol la sua vita e con due figli adolescenti.

Joseph è il macellaio 22enn del quartiere, dalla pelle nera e che arrotonda lo stipendio con altri lavoretti tra cui fare il deejay per dare spazio alla sua passione per la musica.

Sullo sfondo un paese, l’Inghilterra, ala prese con il referendum per la Brexit che rischia di decretarne l’uscita dall’Europa. Lucy e Joseph appartengono a due generazioni diverse, due mondi lontani, due culture distanti e due estrazioni sociali completamente opposte.

Perciò faticano ad ammettere che il loro legame non si basa solo su un’attrazione fisica, non è passeggero e non possono far finta che non li stia unendo ogni giorno di più.

I figli di Lucy si legano al giovane 22enne, ritrovando una sintonia con una voce maschile adulta che credevano di aver perso dopo le vicissitudini passate con il loro padre.

Ma nonostante ciò, tutto e tutti sembrano remare contro la loro unione: la madre di Joseph che non vede nella coppia alcun futuro, gli amici londinesi di Lucy che faticano a capire cosa possa esserci tra loro. Ma Lucy e Joseph vanno avanti, combattuti tra il remain e il leave, come nel referendum che andranno a votare.

Arriveranno a trovare la risposta per il loro futuro dando più importanza alle affinità che non alle differenze?

da Proprio come te di Nick Hornby

“E proprio per questo Lucy era speciale: lei lo tirava dentro il presente [….] E forse in questo no c’era futuro, ma c’era il presente e proprio in questo consiste la vita!

Una scrittura senza scossoni nè grandi colpi di scena. Ma che alla fine si porta dietro un messaggio profondo nella ricerca delle affinità.

Recensione di Un’amicizia di Silvia Avallone

La storia di Un’Amicizia di Silvia Avallone è fatta di circostanze, legami, sintonia, dell’inseguimento del domani e della perfezione.

Tutte cose che potremmo trasporre nell’adoloscenza di molte di noi. Chi non ha mai avuto l’amica desiderabile e più desiderata, quella con cui ci siamo legate a doppio filo e con cui ci siamo divise il ruolo di amica prevaricante e amica succube.
Quella che anche a distanza di anni e seppure separate dalle vicende personali, resta la persona che più intimamente ci ha conosciute e con cui abbiamo condiviso il nostro tutto?

Elisa e Beatrice sono agli antipodi, ma si desiderando, si scelgono e si legano per sempre.

Hanno solo 16 anni, vanno al liceo classico, sono le più brave della classe e iniziano un’amicizia totalizzante e piena di contraddizioni ed esasperazioni. Perchè a 16 anni tutto è così amplificato.

Hanno alle spalle due famiglie diversissime che inevitabilmente segnano entrambe: Beatrice vive in un ambiente agiato, apparentemente perfetto ma profondamente diviso; Elisa ha alle spalle una famiglia separata, una mamma senza regole che non ha ancora trovato la sua strada, un fratello perso dietro alla marijuana e un padre, professiore universitario, lontano geograficamente ma da cui viene catapultata a 16 anni e  che  inizia a conoscere solo allora.

Recensione di Un’amicizia di Silvia Avallone

Elisa e Beatrice vivono gli anni in cui Internet, i blog e soprattutto i social cominciano ad affacciarsi nel mondo dei ragazzi.

“La vita ha davvvero bisogno di essere raccontata, per esistere?” – da Un’amicizia di Silvia Avallone

E se Elisa è la secchiona, amante della letteratura e dei grandi classici, schiva e che non azzarda mai, Beatrice è invece quella che osa, sfida il mondo e che resta fin da subito affascinata dal mondo digitale che sta nascendo nei primi anni del 2000 e ne diventa velocemente schiava, fino a diventare un personaggio osannato e con la propria vita schiaffata sulla copertina dei giornali.

Un rapporto morboso ma fortemente sbilanciato, che le vede crescere unite nel nome della più grande forma d’amore: l’amicizia. Ma sarà sempre questo amore a spezzere il loro cuore e renderle egoiste e, addirittura, cattive.

E dopo 13 anni tutto questo farà ancora male e permettera a Elisa di liberarsene solo attraverso la scrittura che le farà sviscerare fuori tutti gli anni e le vicende che hanno vissuto insieme, fino all’ultimo giorno della loro amicizia.

Solo nelle ultime pagine però si rivela ciò che le ha legate fin da ll’inizio e ciò che le ha liberate per sempre alla fine.

E’ una lettura piacevole e scorrevole, sullo sfondo di una società in cui l’essere viene prevaricato troppo spesso dall’apparire.

 

“Chi siamo è infinitamente più interessante e commovente di quel che vorremmo a tutti i costi sembrare” – da Un’amicizia di Silvia Avallone