OTTAVO GIORNO
L’ultimo giorno in Camargue si rivelerà abbastanza intenso, perciò se possibile vi consiglio di starci almeno un giorno in più. Anche perchè ci sono tantissime attività da fare, dalla passeggiata sui cavalli bianchi (noi non l’abbiamo fatta perchè il duenne era troppo piccolo per stare a cavallo!! ) alla visita delle saline che impegnano un pò di tempo.
Partendo da Arles in direzione mare, ci fermiamo, su indicazione della signora del b&b, al Castello di Avignone
Molto interessante la visita di questo castello, costruito in un’ottica molto innovativa per l’epoca alla quale risale: dall’impianto idraulico che rifornisce l’acqua al castello a quello di riscaldamento, interamente progettati da ingegneri che oltre alla idee innovative usarono anche materiali nuovi di approccio industriale. Molto bello anche il parco circostante con le installazioni di arte moderna.
Proseguendo verso la costa, siamo arrivati a Aigues Mortes, il cui perimetro quadrato è perfettamente delimitato dalle mura e dove la sensazione di essere vicini al mare è molto percepibile anche solo per il caos che c’è lungo le strade.
Per fare una bella foto alle mura, vi consiglio di aspettare a farla dalle saline dove lo spettacolo di colori è veramente unico
Proseguendo verso il mare si arriva alle Saline de Giraud dove ogni due ore partono delle visite guidate con un trenino (durata circa 1 ora e mezza) che al nostro turista duenne è piaciuta tantissimo!
Se capitate lì a cavallo del pranzo, sappiate che davanti alla biglietteria c’è una comodissima area pic nic.
Il percorso con il trenino, attraversa tutte le saline, facendo vedere tutte le varie fasi della formazione, estrazione, raccolta e lavorazione del sale. ll contrasto cromatico è incredibile e non riuscivo a smettere di fotografare!!! Il colore rosa delle acque è dovuto a dei micro-organismi che vivono nell’acqua salata e di cui vanno ghiotti i Fenicotteri Rosa che vedremo più tardi al parco.
Dopo il giro sul trenino, volevamo vedere una delle spiaggie consigliate (Spiguette) ma dopo diversi km di strada, siamo arrivati ad un parcheggio a pagamento e visto che non ci saremmo comunque fermati, non valeva la pena andare.
Abbiamo preferito una passeggiata a Saintes-Maries-de-la-Mer, località di mare con tanti negozietti, ristoranti, locali e una bella spiaggia con tanto di lungomare. Famosa la chiesa al cui interno, in una cripta dove la temperatura è altissima per via delle centinaia di candele accese, c’è la statua di St.Sara, la santa dei gitani, alla quale sono molto devoti (oltre che alle tre sante Maria Maddalena, Maria Salomé e Maria Jacobé).
Ultima tappa della giornata (lasciata volutamente in fondo) è il Parco ornitologico. Anche questo molto apprezzato dal nostro piccoletto che si è divertito tantissimo a guardare i bellissimi fenicotteri rosa che si trovano all’interno.
Il percorso più breve (un paio di ore) è molto comodo anche con il passeggino e anche qui, se ci capitate in orario pranzo ci sono le aree attrezzate per fare pic-nic.
All’interno si possono vedere in realtà tantissimi animali, anzi è molto consigliato osservare in silenzio la natura (ci sono tantissimi punti di avvistamento) aspettando di avvistare aironi , gabbiani, nibbi oltre che centinaia di fenicotteri
Il giorno dopo, ahimè, ripartiamo per l’italia con i colori, gli odori e i sapori della Provenza e della Camargue nel cuore…..