La storia di Un’Amicizia di Silvia Avallone è fatta di circostanze, legami, sintonia, dell’inseguimento del domani e della perfezione.
Tutte cose che potremmo trasporre nell’adoloscenza di molte di noi. Chi non ha mai avuto l’amica desiderabile e più desiderata, quella con cui ci siamo legate a doppio filo e con cui ci siamo divise il ruolo di amica prevaricante e amica succube.
Quella che anche a distanza di anni e seppure separate dalle vicende personali, resta la persona che più intimamente ci ha conosciute e con cui abbiamo condiviso il nostro tutto?
Elisa e Beatrice sono agli antipodi, ma si desiderando, si scelgono e si legano per sempre.
Hanno solo 16 anni, vanno al liceo classico, sono le più brave della classe e iniziano un’amicizia totalizzante e piena di contraddizioni ed esasperazioni. Perchè a 16 anni tutto è così amplificato.
Hanno alle spalle due famiglie diversissime che inevitabilmente segnano entrambe: Beatrice vive in un ambiente agiato, apparentemente perfetto ma profondamente diviso; Elisa ha alle spalle una famiglia separata, una mamma senza regole che non ha ancora trovato la sua strada, un fratello perso dietro alla marijuana e un padre, professiore universitario, lontano geograficamente ma da cui viene catapultata a 16 anni e che inizia a conoscere solo allora.
Recensione di Un’amicizia di Silvia Avallone
Elisa e Beatrice vivono gli anni in cui Internet, i blog e soprattutto i social cominciano ad affacciarsi nel mondo dei ragazzi.
“La vita ha davvvero bisogno di essere raccontata, per esistere?” – da Un’amicizia di Silvia Avallone
E se Elisa è la secchiona, amante della letteratura e dei grandi classici, schiva e che non azzarda mai, Beatrice è invece quella che osa, sfida il mondo e che resta fin da subito affascinata dal mondo digitale che sta nascendo nei primi anni del 2000 e ne diventa velocemente schiava, fino a diventare un personaggio osannato e con la propria vita schiaffata sulla copertina dei giornali.
Un rapporto morboso ma fortemente sbilanciato, che le vede crescere unite nel nome della più grande forma d’amore: l’amicizia. Ma sarà sempre questo amore a spezzere il loro cuore e renderle egoiste e, addirittura, cattive.
E dopo 13 anni tutto questo farà ancora male e permettera a Elisa di liberarsene solo attraverso la scrittura che le farà sviscerare fuori tutti gli anni e le vicende che hanno vissuto insieme, fino all’ultimo giorno della loro amicizia.
Solo nelle ultime pagine però si rivela ciò che le ha legate fin da ll’inizio e ciò che le ha liberate per sempre alla fine.
E’ una lettura piacevole e scorrevole, sullo sfondo di una società in cui l’essere viene prevaricato troppo spesso dall’apparire.
“Chi siamo è infinitamente più interessante e commovente di quel che vorremmo a tutti i costi sembrare” – da Un’amicizia di Silvia Avallone