Avete mai riflettuto su quanto sia importante avvicinare i bambini ai monumenti della città in cui vivono, per imparare a conoscerli, apprezzarli e soprattutto rispettarli? Ecco, questo è il percorso che abbiamo compiuto domenica scorsa durante il Safari Urbano a Firenze, un travel-lab creativo che ha accompagnato i bambini ad esplorare Firenze e a conoscerne tante curiosità! L’ideatrice del Safari Urbano è Deborah Croci, una travel designer specializzata nell’organizzazione di viaggi e itinerari per famiglie, per unire le esigenze e permettere ai grandi di osservare il mondo attraverso gli occhi dei bambini.
L’idea del Safari Urbano è quella di rendere alla portata dei più piccoli la storia della propria città. Ed è per questo che Deborah si è avvalsa della collaborazione di MammaCult, il portale che promuove attività per bambini, laboratori e visite guidate nelle città italiane, di Mariagrazia Brancone, guida e storica dell’arte che collabora proprio con MammaCult per le visite guidate, di Sabrina Ferrero in arte Burabacio, che ha fornito ai bambini una bellissima illustrazione del percorso fatto e di ItalyforKids che ha permesso ai bambini di seguire l’itinerario sulle loro mappe pensate e disegnate proprio per i più piccoli.
Il nostro Safari Urbano a Firenze è partito dal parco Demidoff in Lungarno Serristori. Domenica era proprio la festa del papà e quale inizio migliore se non da un monumento dedicato ad un papà speciale?
Proseguendo sul Lungarno Serristori siamo arrivati davanti alla statua di San Govanni Battista e Mariagrazia ha raccontato ai bambini la sua storia, del suo tempo vissuto nel deserto ma ha anche posto l’attenzione sui dettagli della statua che sono stati sciupati senza rispetto.
Abbiamo attraversato il Ponte Vecchio, dove un tempo erano presenti i macellai e che la famiglia Medici fece spostare per dare le botteghe ai più nobili artigiani orafi tutt’ora presenti. Sopra di noi, il corridoio segreto che sempre i Medici avevano costruito per raggiungere Palazzo Vecchio dalla loro dimora in Palazzo Pitti.
Dalla Piazza del Pesce, attraversando una delle vie antiche della città siamo arrivati in via dei Georgofili e ci siamo fermati davanti all’ulivo. Molti bambini ne conoscevano già il significato legato alla pace così è stato più semplice spiegare loro perchè è stato piantato proprio qui, teatro di una terribile strage che ha colpito la città nel suo cuore e scosso l’Italia intera.
Via Por Santa Maria ci ha condotto fino alla statua del porcellino cinghiale, simbolo e portafortuna di Firenze, dove Mariagrazia ha raccontato a bambini la fiaba di Hans Christian Andersen dedicata proprio al Porcellino di bronzo.
L’ultimo tratto del percorso ci ha fatto soffermare sulle statue poste davanti a Palazzo Vecchio, sui simboli presenti nella piazza stessa, dal leone al giglio, al David ad Ercole.
Sulle scale della chiesa di San Lorenzo, i bambini si sono riposati iniziando a colorare l’illustrazione di Burabacio sul percorso che stavamo facendo, iniziando proprio dalla facciata di questa chiesa. Alla proposta, disegnatela come vorreste che fosse, i bambini hanno dato sfogo alla loro fantasia: c’è chi l’ha colorata a strisce, chi ha fatto dei disegni, chi l’ha riempita di stelle e chi di svariate geometrie variopinte!
Durante tutto il tragitto i bambini hanno potuto osservare Firenze anche col naso all’insù per vedere le numerose case torri e provando a indovinare dove fosse l’antica porta.
Ma hanno anche scoperto che per le strade di Firenze ci sono molte targhe in cui una famiglia del passato, gli Otto, annunciavano divieti di vario genere, dal rumore per le strade, al gioco delle pallottole, a quello di non usare la fontana del Nettuno per fare il bucato ma anche di non fare pipì per le strade.
Una curiosità che nemmeno noi genitori conoscevamo!
In realtà per permettere sempre un aggancio col presente, Mariagrazia ha fatto soffermare i bambini anche su alcune opere di street art che si possono notare per le strade del centro: dall’artista che disegna opere famose riportandole ad una versione sottomarina, alle chiome colorate apparse negli ultimi giorni con la scritta “oioiii”.
E dopo una così bella passeggiata, ci stava bene una merenda! E così il Safari Urbano di Firenze si è concluso con una gustosa merenda da Itaco a base di pizza e focaccia alla Nutella.
Grazie ancora a Deborah, Mariagrazia, MammaCult, Burabacio e ItalyforKids per questo Safari Urbano, un’occasione davvero stimolante per far conoscere ai bambini molte curiosità della loro città!