Mancano pochi giorni alla nostra partenza per il Sudafrica e siamo in piena organizzazione bagagli. Perciò come per ogni volo, soprattutto intercontinentale, ci ritroviamo col solito dilemma: e se il bagaglio non arriva?
Purtroppo è successo e succederà altre volte e quando capita al rientro chissenefrega. Meno peso da mettere in macchina e riportare a casa, meno panni da lavare tutti insieme e più tempo per smaltire la depressione da rientro.
Ma quando succede nel volo di andata, è una gran seccatura. Si può essere propensi ad adattarsi a tutto, ma quando scorre quel nastro nero e non vedi la tua valigia, cominci a pensare a tutta la cura che hai messo per scegliere cosa portare e cosa lasciare, che un momento di disperazione arriva per forza.
Una delle esperienze più “complicate” da gestire si è verificata alla mia partenza per l’Erasmus. Era gennaio del 2003 e l’Europa centro settentrionale era stata colpita da una forte e violenta perturbazione nevosa che aveva mandato in tilt moltissimi aeroporti e disperso migliaia di bagagli. Io stessa per arrivare in Svezia sono stata sballottata su 4 aerei da un paese all’altro. Morale della favola: ho riavuto la mia valigia dopo ben 20 giorni!!!
Questo è stato un caso eclatante (e che non auguro a nessuno) e quando ci è ricapitato, ad esempio a San Francisco nel 2009, ci sono voluti solo 4 giorni per avere una delle nostre valigie direttamente in hotel e un centinaio di dollari spesi per chiamare tutti i giorni la compagnia aerea, ma siamo poi potuti partire sereni per il nostro on the road negli Stati Uniti.
Perciò, quando sono a preparare le valigie, ripenso a queste esperienze e mi domando sempre: e se il bagaglio non arriva?
Ecco allora che metto in atto una serie di trucchetti per minimizzare l’eventuale disagio che sarebbe provocato dal mancato arrivo dei bagagli a destinazione. Ecco quindi i nostri trucchetti per trovarsi preparati a questa eventualità:
- Quando arriviamo al check-in in aeroporto oppure al drop-off, mi assicuro che il nome scritto da noi sulla targhetta del bagaglio, corrisponda all’assegnazione che fanno al momento del ritiro. Ogni viaggiatore deve avere assegnato correttamente il proprio bagaglio.
Non fate assegnare tutti i bagagli ad una sola persona. Non è da pisseri, vi assicuro. Sempre nell’occasione della perdita del bagaglio su San Francisco, il bagaglio di mio marito era stato assegnato a mio padre. Il ritardo nella consegna è aumentato anche a causa di questo. - Sull’etichetta del bagaglio che va in stiva, ci scriviamo la nostra prima destinazione, ovvero l’indirizzo dell’hotel o appartamento dove dormiremo la prima notte. Vedo che molti hanno quelle etichette fisse con scritto l’indirizzo di casa. Cosa ce ne facciamo se in caso di smarrimento e mancata assegnazione della pratica a quel bagaglio, la valigia mi viene rispedita a casa??
- Nel bagaglio a mano metto, oltre a quanto mi servirà durante il viaggio, anche un cambio completo di vestiti e 3/4 cambi di biancheria. Ovviamente vale per me come per mio marito e mio figlio.
- Nel bagaglio in stiva non metto nessun oggetto “prezioso” e/o di natura tecnica. Macchina fotografica, cavetti, caricatori, batterie di scorta, schede di memoria, ipad, riduttori e compagnia bella, stanno tutti rigorosamente nel bagaglio a mano e/o negli zaini che portiamo con noi in aereo.
- Le chiavi di casa e dell’auto (se si va in aeroporto con la nostra macchina) stanno rigorosamente nel bagaglio a mano.
- Una stringatissima selezione di medicine del nostro kit da viaggio, va nel bagaglio a mano.
- Spazzolino e dentifricio vanno assolutamente nel bagaglio mano (indipendentemente da questo tipo di organizzazione, lo faccio comunque sui viaggi lunghi, con scali e notti di mezzo)
- Ultimo ma non meno importante, nei bagagli in stiva, ci scambiamo un pò di abbigliamento. 2/3 cambi miei nella valigia di mio marito, 2/3 cambi di mio figlio nella mia valigia e 2/3 cambi di mio marito nella valigia di mio figlio, etc. In modo da avere in ogni valigia, qualche cambio di vestiti per ogni altro componente della famiglia.
Non è che siamo impazziti oppure vogliamo creare caos a cercare i vestiti durante il viaggio. Anzi, appena si arriva a destinazione, rimettiamo tutti i vestiti nelle rispettive valigie.
Ma mescolarli così, ci aiuta (un pochino) nel caso di smarrimento di un solo bagaglio.
Sempre nel famoso viaggio in USA, avevamo smarrito solo la valigia di mio marito e all’epoca non usavamo questo stratagemma! Quindi da allora, un piccolo mix e almeno per qualche giorno abbiamo tutti i noi dei vestiti puliti. - Ultimissima cosa, questa escogitata dal marito, lo ammetto: prima di caricare i bagagli sul nastro, facciamo una fotografia alla valigia. Presso gli uffici lost&found (che vi auguro di visitare il meno possibile), ci sono delle brochure con una serie di foto di fac-simili di valigie in modo da associare la tipologia di bagaglio alla pratica di smarrimento. Sfido a trovare sempre la giusta corrispondenza e a riuscire a farsi sempre capire bene in un paese straniero. Facendo vedere la foto, si fa eventualmente di gran lunga meglio, non vi pare?
E voi come vi organizzate per affrontare questa evenienza? Ci avete mai pensato?
NB: tutte le compagnie aeree hanno il loro regolamento in caso di smarrimento bagagli. Fate riferimento al sito della compagnia e leggete attentamente tutto perchè sono previsti rimborsi in base ad esempio al tempo che passa senza aver ritrovato il proprio bagaglio.
Questo articolo non vuole essere di riferimento per i vari regolamenti delle compagnie aeree ma solo darvi qualche dritta di sopravvivenza, basata sulla nostra esperienza!