La scorsa estate (2017) non ho avuto dubbi: per il ponte dell’Immacolata sarei voluta andare a Trento! Avevo da tempo bene in mente cosa vedere a Trento e non vedevo l’ora di andarci. Due validissimi motivi mi spingevano infatti a tifare per questo week end: visitare il Muse con il piccolo Simo e immergermi nella magica atmosfera dei mercatini di Natale.
Dovete sapere che mio marito era un pò riluttante nel portarmi a vedere i mercatini a Merano, Bressanone o altrove. Quindi l’unico modo era trovare una soluzione senza impazzimenti di auto (arrivare in treno a Trento in pieno centro è stato quindi perfetto!) e unire qualcosa che potesse interessare anche lui, andando oltre le bancarelle con muschi, alberi, gnomi, ghirlande, frutta secca e tanto altro.
E così, a settembre (si esatto avete capito bene), ho acquistato i biglietti del treno diretto Firenze-Trento.
Avevo peraltro letto tantissimi articoli su cosa vedere a Trento e non vedevo l’ora di passeggiare per le sue strade durante il periodo natalizio!
Col senno di poi, avendo visto quanta gente c’era per le strade della città, vi posso dire che andarci in treno è stata davvero un’ottima idea: la stazione è a ridosso del centro storico e ci si muove benissimo a piedi. La macchina, se volete visitare solo la città di Trento non è assolutamente necessaria!
La città è davvero a misura di bambini e si gira benissimo a piedi in lungo e in largo. Offre moltissimo specialmente d’inverno, ma la valuterei anche come tappa o escursione estiva dalle montagne.
Durante il week end dell’Immacolata abbiamo trovato a Trento, oltre ai mercatini di Natale tanto desiderati, anche la fiera di S.Lucia. Insomma, abbiamo trovato una città che pullulava di bancarelle, profumi speziati, candele accese, biancospino ovunque, insomma una vera e propria atmosfera di festa.
Quindi per prima cosa, lasciatevi trasportare dall’atmosfera e guardate le decine di casette di legno dislocate in piazza Fiera e piazza Cesare Battisti e lungo le vie del centro. Io sono stata assalita da una gran voglia di comprare tutto!! Dagli gnomi del Trentino per adornare la nostra casa durante le feste, alle tisane, le decorazioni per l’albero, i presepi in legno fatti a mano da artisti della zona, le spezie, fino ai bicchieri di vin brûlé e i dolci al cioccolato da perdere la testa!
Ma come vi dicevo, Trento non è solo mercatini di Natale.
In assoluto la tappa più importante e imperdibile nella città è certamente il Museo MUSE, soprattutto se viaggiate con i bambini.
Già l’edificio, progettato dal celebre Renzo Piano merita di fermarsi un attimo ad osservalo. La sua geometria, le linee proiettate verso il cielo, il gioco delle vetrate e degli specchi, sono tutti elementi che portano l’idea di vette e ghiacciai che poi all’interno ci si troverà a conoscere e riconoscere da vicino.
Il MUSE non è un museo tradizionale quanto piuttosto di un percorso di esperimenti ed esperienze attraverso le ere geologiche.
E’ suddiviso in 4 piani dove si ripercorre l’evoluzione dell’uomo, della natura e degli animali.
Un intero piano è dedicato alla scienza e agli esperimenti dove tutti, grandi e piccolo, si possono mettere alla prova usando una le postazioni interattive dedicate alla scienza. Ecco, io da qui non mi sarei mossa!!!
Per saperne di più leggete la nostra esperienza al MUSE di Trento con i bambini
Se volete regalare ai vostri bambini un’esperienza ancora più immersa, vi consiglio di prenotare la visita del “Muse con lo zainetto”. Verrà consegnato ai vostri figli uno zainetto con tutto l’occorrente per visitare il museo come un ero e proprio percorso di esplorazione. Nello zainetto si trovano una lente di ingrandimento, un binocolo, matite colorate, un librino didattico da seguire e completare e dei sacchettini con minerali e pietre da cercare nelle esposizioni del museo.
Decisamente entusiasmante!
A questo proposito, dopo aver visitato il Muse vi consiglio di fare una passeggiata nel quartiere costruito da Renzo Piano in cui un tempo sorgeva lo stabilimento di pneumatici della Michelin, tanto famoso quanto discusso come opera di riqualificazione urbana della città.
Proprio davanti al Muse si trova il bellissimo Palazzo delle Albere che prende il nome dal lungo viale di Pippi bianchi (alberi, appunto) che collega la dimora del ‘500 al suo portale di ingresso.
Il palazzo, un tempo residenza estiva della famiglia nobile Mandruzzo, si estende oggi nel nuovo quartiere progettato da Renzo Piano.
E’ possibile ammirare il palazzo proprio dalla terrazza posta all’ultimo piano del MUSE. Noi, incuriositi dalla sua architettura quasi militare, luogo di feste e ricevimenti dei nobili del ‘500, ci abbiamo fatto una capatina dentro. E’ sede infatti di mostre e manifestazioni culturali grazie alle quali è possibile ammirare gli affreschi interni e le sale dei ricevimenti interni.
Sapete che a Trento c’è anche un bellissimo castello?
Il Castello del Buonconsiglio fu costruito come presidio imperiale nella prima metà del XIII secolo. Venne utilizzato successivamente dai vescovi della città che lo fecero diventare una lussuosa dimora.
Si tratta in realtà di un insieme di costruzioni appartenenti ad epoche diverse: la torre cilindrica è la parte più vecchia e risale al 1200. Il Castelvecchio rappresenta la parte medioevale costruito a ridosso di una parete rocciosa per avere una posizione predominante sulla città. Mentre la parte più moderna del 1500 è il magno palazzo, riconoscibile dalla facciata di colore più scuro.
Il suo primo utilizzo come fortezza si evince dalle feritoie poste in basso mentre, via via che si guarda in su, si segue l’evoluzione del suo utilizzo con le logge da residenza.
Dalla loggia principale in stile veneziano, è possibile ammirare un bellissimo panorama sulla città e sulle torri che un tempo facevano parte della cinta muraria.
Per visitare il castello è possibile prenotare una visita guidata durante gli orari di apertura della biglietteria. Provate a chiamarli anche se siete già a Trento, noi abbiamo fatto così trovando ugualmente posto.
Passeggiando per le vie fuori dal centro, avevamo provato a raggiunngere la stazione base della funivia di Trento. Risalendo infatti il fianco del Monte Bondone è possibile raggiungere una terrazza panoramica e visitare l’antico borgo di Sardagna. Purtroppo però a causa del forte vento, la funivia era chiusa e non siamo potuti salire.
Nelle vicinanze della stazione della funivia, si trovano comunque le gallerie Piedicastello, due tunnel stradali che sono rimasti in uso fino al 2007 e che adesso sono un luogo dedicato alla rappresentazione della storia passata del Trentino.
Una galleria è colorata di bianco ed è luogo di eventi ed mostre temporanee. L’altra è dipinta di nero di nero ed ospita una mostra dedicata alla Grande Guerra sul fronte italo-austriaco. Mio marito che è una grande appassionato di storia di quel periodo, ci ha fatto conoscere questo museo.
Il percorso è suggestivo e molto immersivo nel clima delle battaglie affrontate dai soldati ma anche raccontata dai civili. Ci sono installazione, scenografie, filmati e documentari dell’epoca che ripercorrono le battaglie, il crollo di Caporetto e del mutarsi della guerra da offensiva a difensiva.
Come vedete insomma, vi ho riportato i nostri consigli su cosa vedere a Trento con i bambini e credo proprio che sia una città con molte opportunità per accontentare tutti!
Consigli utili per organizzare un viaggio a Trento (con largo anticipo)
Per organizzare un viaggetto del genere con così tanto anticipo, in un periodo tra l’altro di influenze e malattie varie, c’è bisogno di un pò di organizzazione.
Innanzitutto è utile, secondo me, avvalersi di una piccola assicurazione viaggio, che ad esempio io sto valutanto per la nostra prossima settimana bianca. Ci sono molte formule, a breve e alungo periodo e quando si viaggia con bambini, può dare la giusta rassicurazione a noi genitori. Quando poi si prende l’aereo, io opto sempre per una copertura anche sui bagagli…che non si sa mai!
Dove alloggiare
Il B&B La Loggia del Castello è un piccolo b&b in pieno centro, proprio davanti al Castello del Buonconsiglio. La proprietaria è molto gentile e disponibile. Nonostante un piccolo fraintendimento sulla prenotazione, è riuscita a darci la nostra camera vista castello. A colazione abbiamo trovato sempre tanti dolci fatti in casa, un clima familiare e tante belle chiacchiere di compagnia.
Dove mangiare a Trento
Insomma per un pranzo o una cena tipica, ve lo consiglio assolutamente!
Se cercate invece una cena più informale o un posto dove fermarvi “al volo” per pranzo, vi consiglio l’Antico Pozzo (ottima pizza, specie se scegliete quella con le scaglie di speck). Il locale è molto grande, con diverse sale quindi sembrerebbe non esserci problemi ma il consiglio è sempre quello di prenotare.
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