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Come organizzare un viaggio in Brasile con i bambini

viaggio in brasile con i bambini

Ho iniziato (quasi) subito a scrivere del nostro viaggio in Brasile perchè voglio fissare in mente colori, sapori, luci, contrasti e storia che ci hanno colpito molto profondamente.

Il Brasile non è stato fin da subito fra i nostri pensieri ma si è poi rivelato il perfetto connubio di natura, cultura e tradizioni che stavamo cercando e soprattutto molto adatto anche ai bambini.

E’ il quinto paese più grande al mondo, quindi scegliere cosa visitare e quali tappe fare è davvero difficile. Avendo a disposizione 2 settimane abbiamo scelto 4 tra le principali tappe che si possono fare e dopo essere tornati, vi posso assicurare che torneremo per visitarne altre.

In questo post ho raccolto un pò di consigli, Vi racconto quindi il nostro itinerario di circa 13 giorni in Brasile, tutto quello che c’è da sapere prima di visitarlo e i nostri consigli sulla base di quello che abbiamo visto, fatto, assaggiato e testato personalmente.

Viaggio in Brasile con i bambini: è pericoloso?

In tantissimi mi hanno chiesto se è sicuro viaggiare in Brasile. Noi abbiamo scelto di fare questo itinerario con delle guide. Con il senno di poi, posso dirvi che siamo stati contenti di questa scelta.

Viaggiare in Brasile può non essere facile (attenzione non ho detto non sicuro), per diversi fattori. Tanto per cominciare la lingua.
A parte qualche rarissimo caso, nessuno parla inglese e non mostrano nemmeno grande iniziativa nel cercare di comunicare, se non in portoghese.

E’ talmente radicata questa condizione, che vi posso assicurare che nemmeno il personale di terra degli aeroporti e le hostess, parlano inglese!

In generale poi, viaggiando per il paese, si ha questa sensazione di regole poco chiare in molte circostanze e che a volte possono disorientare soprattutto i turisti.

In ogni caso questo non deve scoraggiare perché il popolo brasiliano è molto accogliente e il paese offre moltissimo.

Bisogna stare attenti?

Si, non posso dirvi il contrario. Capita di sentire racconti di frequenti furti ai turisti. Serve quindi qualche accortezza.

Noi ad esempio abbiamo lasciato in Italia qualsiasi oggetto prezioso (anelli, orecchini e persino la fede nuziale) e siamo andati in giro sempre con pochi contanti, vestiti in maniera semplice e non appariscente e soprattutto sempre con in tasca la fotocopia del passaporto, lasciando l’originale in cassaforte in hotel.

Abbiamo girato con le guide, ma anche autonomamente per le città.  Ad esempio abbiamo passeggiato sul lungomare di Copacabana, per i vicoli di Sao Louis e nel Pelourinho di Savaldor, senza mai trovarci in situazioni di pericolo.

Ripeto, basta girare con le dovute accortezze.

Viaggio in Brasile – quando andare

La maggior parte del paese di trova nell’emisfero sud, quindi le stagioni sono invertite rispetto alle nostre. In ogni caso siccome si trova il Brasile si trova nella fascia tropicale, il clima non è mai eccessivamente freddo e in alcune zone può essere particolarmente caldo. Ma attenzione anche alle pioggia, specie a sud.

Noi siamo andati nel mese di agosto e abbiamo trovato inaspettatamente tempo incerto a Rio con la temperatura che però si aggirava intorno ai 20-25 gradi, mentre abbiamo visto le cascate di Iguazù con un bellissimo sole e 30 gradi!

Considerate che in Brasile, l’alta stagione è nel periodo tra Natale e Carnevale e in questo periodo molti brasiliani si spostano per le ferie. Quindi potreste trovare deserte le città e molto affollate le spiagge.

Se vi state chiedendo quanti italiani abbiamo incontrato, vi dico che tutte le guide ci hanno detto che l’ultimo anno ha registrato la più alta presenza di italiani in Brasile. Devo dire che noi li abbiamo trovati principalmente a Rio de Janeiro, pochi ad Iguazù e nessuno a Barrerinhas e Salvador.

Viaggio in Brasile – Spostamenti e mezzi

Noleggiare i mezzi è piuttosto sconsigliato, parola delle guide locali.

I navigatori infatti potrebbero far attraversare quartieri o favelas senza distinzione e questo può essere pericoloso.

Le distanze sono immense, manca una segnaletica adeguata. Fuori città le strade sono piene di dissuasori della velocità, alcuni molto alti e spesso, di notte, la gente non si ferma ai semafori rossi per paura di essere rapinati!

Motivo in più per affidarsi ad una guida.

Pensate che Rio de Janeiro si estende su una superficie di oltre 1.200 chilometri quadrati (con oltre 1000 favelas), quindi organizzare un giro in città anche con i mezzi pubblici può essere dispendioso in termini di tempo, meglio andare mirati.

Per quanto riguarda i voli, sia intercontinentali che nazionali, abbiamo volato con LATAM. Purtroppo, alla fine del viaggio, non posso portarvi una buona opinione della compagnia.

Abbiamo riscontrato un servizio appena sufficiente e molto molto disagiato per i turisti stranieri.

Dall’applicazione non funzionante, al sito che non consentiva di fare il check-in online al primo tentativo.

In volo, nessuna attenzione ai bambini, nessun film per grandi o piccoli era sottotitolato in italiano, seppure il volo partisse da Milano e nessuna hostess parlava inglese, nè sui voli intercontinentali, né su quelli nazionali!

Sui voli nazionali, seppure tratte di 2/3 ore, quasi mai abbiamo trovato servizi a bordo (bevande o snack).

Inoltre, durante uno dei nostri spostamenti, da Sao Louis, il volo è partito con oltre 2 ore di ritardo per motivi sconosciuti dato che, nonostante i vari solleciti, nessuno e dico nessuno, tra il personale di terra è stato in grado di darci una spiegazione in inglese. A Brasilia, abbiamo di conseguenza perso la coincidenza per Salvador de Baia e anche qui siamo stati presi in carico da personale che non parlava una parola di inglese e ci ha tenuti fino a mezzanotte in aeroporto perchè non riusciva a ri-assegnarci sul volo del mattino seguente.
Il mattino dopo, al momento della partenza, si sono fatti carico di farci il check-in anche dell’ultimo volo nei giorni successivi per Milano. Peccato che al momento di partire per l’Italia quel check-in sia risultato invalido e siamo rimasti oltre un’ora bloccati ai controlli.

Insomma… alla fine devo dire che l’esperienza con questa compagnia aerea non è stata per nulla positiva.

In ogni caso, i nostri voli e spostamenti interni sono stati:

Milano -> San Paolo  / San Paolo -> Rio de Janiero

Rio de Janeiro -> Foz do Iguazù

Foz di Iguazù -> San Paolo / San Paolo -> Sao Louis

Sao Louis -> Brasilia / Brasilia -> Salvador

Salvador -> San Paolo / San Paolo -> Milano

Viaggio in Brasile – Moneta locale

La moneta locale brasiliana è il Real (R$). Al momento del nostro viaggio, il cambio valeva 1€ = 4.50 R$.

Questo è stato il cambio che abbiamo trovato a Rio mentre alla fine del viaggio, in Bahia era molto più svantaggioso (4.05R$)

Noi non abbiamo cambiato in aeroporto come nostro solito, ma abbiamo seguito le indicazioni della nostra guida e trovato un cambio migliore altrove.

In alcuni posti vengono accettati anche Euro o dollari ma vi consiglio di portare pochi contanti e pagare quanto possibile con il bancomat o la carta di credito.

Viaggio in Brasile – fuso orario e jet-lag

Il Brasile si trova ad un fuso orario di -5 ore dall’Italia, quando è in vigore l’ora legale (altrimenti -4) . Apparentemente non eccessivo.
All’andata, poco male: ci siamo solo svegliati abbastanza presto e così siamo arrivati con largo anticipo agli appuntamenti con le guide 🙂

Al rientro, invece, io l’ho accusato parecchio.
Ho impiegato diversi giorni per riprendermi e ho anche preso qualche pasticca di melatonina.

Vaccinazioni e assicurazione viaggio

Non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Tuttavia se si viaggia in alcune zone (es. Manhaus e Amazzonia) è consigliata la profilassi anti malaria, secondo il periodo dell’anno e anche la febbre gialla.

Ovviamente è opportuno consultare la propria ASL di riferimento.

Noi, viaggiando lontani da queste zone, non abbiamo fatto alcuna vaccinazione.

In ogni caso, abbiamo stipulato un’assicurazione sanitaria per la copertura delle spese mediche e qualsiasi necessità di servizio sanitario in loco.

Siamo partiti con il nostro consueto kit di medicine da viaggio a cui abbiamo aggiunto un buon spray anti-zanzare.

Viaggio in Brasile – come scegliere gli alloggi

Abbiamo alloggiato sempre in hotel di media categoria, ma tenete presente che la classificazione degli alberghi in Brasile è leggermente differente e non corrisponde a quella europea. Se volete cercare un hotel  3 stelle, meglio cercare tra quelli a 4 stelle.

Tutto comunque dipende dalla zona. Al nostro arrivo a Sao Louis, ad esempio, ci siamo ritrovati in un albergo a 4 stelle, ma vi assicuro che non era lentamente così. Ci trovavamo però in una delle zone più povere del paese, quindi era tutto commisurato al contesto.

A Barrerinhas invece abbiamo alloggiato in una bellissima pousada, tipico alloggio brasiliano, spesso immerso nel verde, con atmosfera familiare, cibo tradizionale e arredato con oggetti tipici della zona.

Viaggio in Brasile con i bambini – il nostro Itinerario

Come vi ho detto all’inizio abbiamo scelto un itinerario tra quelli consigliati che toccasse le principali tappe. Adesso che siamo rientrati, posso dirvi che abbiamo intenzione di tornarci per scoprire altre mete e ritornare in alcune che meritano di essere riviste (es. Rio de Janeiro o la regione di Barrerinhas)

La prima tappa è stata Rio de Janeiro, la città da 7 milioni di abitanti, di cui oltre 2 milioni e mezzo vivono nelle favelas.

Tre giorni intensissimi pieni di monumenti da visitare, abitudini carioca  da osservare lungo la spiaggia di Copacabana, murales incredibili e quartieri da attraversare per conoscere cultura, vita e abitudini degli abitanti di Rio.

Siamo ovviamente saliti sul Pan di Zucchero (Pão de Açúcar) anche se la nebbia ha minacciato di non farci vedere il bellissimo panorama sulla città e le sue insenature.

E poi siamo arrivati ai piedi del Cristo Redentore, una delle sette meraviglie del mondo.

Le chiese del centro di Rio sono cariche di storia e di un tempo lontano segnato dalla schiavitù del popolo nero.

Sempre in centro, abbiamo visitato la Biblioteca

E poi il quartiere di S.Teresa con la Escadaria Selaron decorata dall’artista cileno con mattonelle donate da ogni parte del mondo, le strade con vecchie dimore che nel 700 furono tanto ambite dalle famiglie ricche e poi da intellettuali e artisti e il vecchio tram giallo che collega il quartiere con il centro città.

Per la gioia di Siamo, abbiamo visitato lo stadio Maracanà dove oltre a immergervi nella passione brasiliana così sentita per il calcio, c’è un museo con le impronte e le maglie dei più famosi giocatori.

Ma la visita più emozionante è stata senza dubbio quella ad una delle scuole di Samba, cuore pulsante del Carnevale di Rio. Siamo entrati nei segreti del Carnevale di Rio, nella sua storia e tradizione e nella dedizione di tutti coloro che lavorano per 365 giorni in maniera incessante alla realizzazione di questi incredibili carri allegorici. E poi che gran divertimento vestire i panni dei figuranti del carnevale!!

Leggi anche “Visitare Rio de Janeiro:11 posti da non perdere

Da Rio ci siamo spostati al sud, a Foz do Iguazù, piccola cittadina di confine nata a ridosso delle Cascate delle famosissime Cascate do Iguazù.

La vista di queste cascate ha superato enormemente ogni aspettativa. Si possono (anzi sia  devono) visitare sia dal lato brasiliano che da quello argentino. Non saprei dirvi quale abbiamo preferito, sono due viste una più immersiva e una più panoramica e lasciano entrambe a bocca aperta. Saremmo rimasti ore ad ammirarle.

Nei dintorni delle cascate abbiamo anche visitato il Parque das Aves: 16 ettari di foresta dove ammirare gli uccelli e pappagalli più belli del Sudamerica.

Da Iguazù ci siamo spostati a nord, nella regione del Maranhao. Ci siamo fermati una sera a Sao Louis, patria della musica reggae, anche soprannominata la Giamaica brasiliana.  Da lì l’indomani mattina siamo andati in autobus fino a Barrerinhas. Qui ci siamo fermati due giorni. Il primo per visitare il famoso Parco nazionale dos Lencois Maranhenses: il parco con le immense dune di sabbia che sembrano appunto lenzuoli, dove la pioggia che filtra tra la sabbia crea pozze di acqua cristallina.

Qui il più grande divertimento per noi adulti e per Siamo soprattutto è stato rotolarsi giù nelle dune e tuffarsi in acqua!

Il secondo giorno abbiamo invece percorso in barca il fiume Preguicas, attraversando foreste di mangrovia, di palme delle più svariate specie fino ad arrivare al faro  Preguicas, i piccoli lenzuoli e infine l’oceano.

L’ultima tappa è stata Salvador de Badia, la capitale nera del Brasile, un tempo capitale dell’antica colonia portoghese,  cuore afro-brasiliano del paese.

Il suo centro storico, nella città alta, si chiama Pelourinho ed è un pullulare di edifici coloniali colorati, chiese barocche, artisti di strada, teatri e scuole di capoeira. La piazza centrale è proprio quella dove gli schiavi venivano venduti all’asta.

La città bassa, il suo lungomare, la Barra, il suo faro offrono invece uno scenario diverso ma non meno in fermento.

Questa città è anche la patria della religione del candomblé, radicata nella cultura afrobrasiliana e legata agli antenati provenienti dall’Africa ai tempi della schiavitù. Si venerano gli orixà, divinità di questa religione e potete trovare spettacoli della danza che accompagna queste cerimonie in molti teatri del centro.

Il post con tutte le informazioni utili per organizzare un viaggio in Brasile con i bambini finisce qui. Se avete qualche altra curiosità, scrivetemi. Io intanto mi preparo a scrivere un articolo per ognuna delle tappe perchè ho veramente tante cose da raccontarvi e farvi vedere!!

 

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Come organizzare un viaggio in Brasile con i bambini
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Consigli sul nostro viaggio in Brasile con i bambini: tutto quello che c'è da sapere prima di partire e il nostro itinerario di due settimane
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