Domenica scorsa siamo stati felici di accompagnare mio marito in uno dei sui moto-raduni perchè ci ha portati alla scoperta di un posto davvero unico: il Museo Piaggio a Pontedera, in provincia di Pisa, sede originaria di una delle fabbriche che hanno fatto la storia dell’Italia.
Il raduno è stato organizzato dal Club Moto d’Epoca Fiorentino per celebrare i 50 anni del Ciao, il mezzo che dopo la Vespa è sicuramente rimasto nel cuore e nella mente di molti di noi per la sua versatilità e leggerezza. Chi di voi non si è trovato almeno una volta a dover pedalare in sella al suo Ciao? 🙂
Il Museo Piaggio è’ stato inaugurato nel 2000 e si trova negli spazi dell’ex officina attrezzeria dello stabilimenti che qui fin dagli anni ’20 iniziò la sua attività.
Qui si respira non solo l’odore della miscela ma la storia di un’Italia che ha saputo rinascere nel dopoguerra e la passione di chi ci ha lavorato o ha per lo meno amato i mezzi a 2 e 3 ruote usciti da questo stabilimento.
Il Museo Piaggio è stato creato proprio per valorizzare il patrimonio di questa grande azienda, mettendo in mostra i più begli esempalri della Vespa, ma anche alcuni pezzi unici, come i prototipi MP5 e MP6 , i calessini, le api da collezioni come quella di Dalì e le vespe declinate con i colori dei grandia artisti.
Qui si trovano anche le Vespe di grandi viaggiatori che hanno fatto di questo mezzo una filosofia per scoprire il mondo. E così si trova la Vespa Sprint veloce di Ilario Navarra di Vespanda con la quale ha attraversato le Americhe da nord a sud e che ora con una GT è partito per un grande in giro intorno al mondo che lo vedrà impegnato per i prossimi 3 anni. Se l’impresa vi attira, sappiate che Ilario ha pubblicato un bellissimo libro “21 Americhe” dove ha raccontato questa sua prima esperienze tra avventure, contrattempi e incontri inaspettati e sorprendenti.
Immancabili poi le vespe di Giorgio Bettinelli, uno dei viaggiascrittori di Vespa più famosi al mondo. Uno dei primi a fare il giro del mondo ma anche tragitti tipo Merlbourne-Città del Capo o attraverso il continente sudafricano.
Qui a Pontedera ha sede anche la Fondazione Piaggio che dal 1994, per volere del suo fondatore Giovanni Alberto Agnelli ha avviato un grande progetto di ricerca storica che ha dato vita all’attuale Archivio che raccoglie centiania di testimonianze di questi mezzi, lavorando sul binomio azienda e cultura.
Durante la nostra visita abbiamo avuto anche il piacere di ascoltare la passione per le Vespe dalle parole di uno storico collaudatore su strada che dal 1976 al 2011 ha lavorato qui. Dalla sua voce abbiamo sentito l’attaccamento per questo mezzo, un’icona dei ragazzi degli anni ’70 capace di arrivare fin dove la miscela lo consentiva.
Abbiamo trovato il Museo Piaggio molto ben organizzato anche per essere visitato con i bambini. Proprio al centro delle sale, è presente un grande spazio giochi dove i bambini possono disegnare, giocare ma anche guardare un film.
Non perdetevi nell’Auditorium la visione del reportage Forever Vespa, il reportarge prodotto dalla Rai su questo simbolo di rinascita italiana dopo la seconda guerra mondiale, realizzato per celebrare i 60 anni dalla realizzazione della prima Vespa.
Per una visita invece interattiva, potete scaricare l’App ufficiale del Museo e seguire il percorso guidato attraverso il museo leggendo in maniera interative le schede dei mezzi che vedrete davanti a voi!
Per info e aperture visitate il sito ufficiale del Museo.
Infine, non perdetevi la bandierina Like per dare il vostro giudizio sulle Vespe più belle o bizzarre presenti nelle sale del Museo Piaggio. Guardate un pò la nostra classifica..che ne dite?
