Il lago Trasimeno è uno di quei posti che avevo imparato a conoscere alle scuole elementari quando la mia maestra ci spiegava la geografia e ci insegnava i nomi dei principali laghi italiani. Ed io questo laghetto (dico laghetto perchè era piccoletto sulla cartina geografica rispetto ai grandi laghi del Nord) me lo sono sempre tenuto a mente. Il destino ha poi voluto che, conoscendo mio marito, mi avvicinassi alla scoperta di questo lago e dei borghi che lo circondano.
E’ un lago tettonico che si alimenta solo da acqua piovana, che offre la possibilità di scoprire tanti luoghi d’arte e piccoli borghi, assaporare la cultura dei pescatori del lago ma anche di immergersi in una natura e atmosfera nuove, o per lo meno per me lo sono state (anzi se avete voglia di scoprire una vera e propria oasi naturalistica e fare una bella esperienza di birthwatching, leggete la nostra esperianza qui).
Il lago ha il suo fascino in ogni stagione e ha sempre qualcosa da offrire, anche solo un pò di aria salutare lontana dallo smog delle grandi città. Ovviamente rinasce in primavera quando il lungolago si riempie di verde, di piccole spiaggette che iniziano ad essere attrezzate con ombrelloni, sdraio e pedalò, i campeggi si riempioni, arrivano tanti turisti, tanta gente del luogo che nei week end trascorre le giornate qui, e tanti pescatori piò o meno amatoriali che popolano le rive.
Fra le tante possibilità che offre, il giorno di Pasqua abbiamo deciso di rifare una bella gita sull’Isola Maggiore, prendendo il vaporetto dal molo di Castiglione.
L’isola si gira comodamente in un’ora, un’ora e mezza; vi suggerisco, appena scesi, di girare a sinistra e salire su per arrivare alla Pieve (la salita è abbastanza comoda). Non proseguite sul lungo lago perchè rischiate di dover fare troppo salita dall’altra parte dell’isola per arrivare alla chiesa. Seguite il nostro itinerario qui sotto e vedrete che anche per i bambini la passeggiata sarà gradevole, anzi quasi all’inizio della strada verso la piede troverete dei giochi per bambini e dei tavolini da picnic, così da fare una sosta all’andata o al ritorno. L’isola ha vissuto ahimè l’abbandono dei suoi abitanti che da 600 sono diventati solo 17, in inverno, e poco più del doppio in estate quando si popola di turisti che soggiornano qui, o di ex residenti che tornano nelle loro case per trascorrere i mesi estivi.
L’isola è famosa per la lavorazione del merletto che Guglielmo I, un ex ammiraglio trasferitosi qui, avviò aprendo una vera e propria scuola all’interno del suo bellissimo castello che costruì come fosse il posto di comando di una nave.
Il Castello al momento (da un pò di anni, per la verità) è chiuso, i lavori di ristrutturazioni sono bloccati e purtroppo non è possibile visitare la parte dell’isola intorno all’edificio. Peccato, a detta nostra ma anche a detta delle guide che abbiamo trovato nella Pieve e nel museo, perchè era ricco di opere che purtroppo con l’abbandono sono andata perse.
La lavorazione dei merletti sull’isola si distinse da quella tradizionale per l’uso di un ago appuntito e finissimo e di un filo molto sottile con i quali venivano realizzati i famosi merletti a punto Irlanda, caratterizzati da motivi floreali, uniti tra loro attraverso una rete.
Il merletto nasce per imitare nella leggerezza i più famosi ricami veneziani a punto in aria ma assume poi una connotazione nuova e orignale grazie all’unione di motivi ricorrenti, lavorati singolarmente e che, uniti, danno vita a oggetti di forme e dimensioni diverse. Il museo del Merletto che trovate davanti al molo ci ha fatto fare un vero tuffo nel passato, vi sono esposte infatti tanti manufatti dell’epoca e anche un bellissimo abito da sposa.
L’altro motivo che rende l’isola famosa è il passaggio di San Francesco d’Assisi che trascorse qui un’intera Quaresima in digiuno e preghiera. La principale testimonianza del suo passsaggio rimane nella precoce presenza (fin dal ‘200) dei frati francescani sull’isola che vi costruirono un piccolo convento, successivamente ampliato per diventare l’attuale Pieve di San Michele Arcangelo. Due luoghi sono tutt’ora venerati perchè legati al passaggio del Santo, la fonte che Francesco stesso scavò con le sue mani per far affiorare l’acqua e una cappellina con all’interno quello che fu il suo giaciglio durante la Quaresima che trascorse sull’isola.
La passeggiata è davvero piacevole e quello che vi consiglio è di entrare nella Pieve, nella casa del Capitano e nel museo del Merletto e lasciarvi guidare dai volontari che sono presenti e pronti a raccontarvi un pò di storia e aneddotti di questa bella isoletta del Trasimeno.
Che bello scoprire questo articolo, ho visitato sia l’Isola Maggiore che Castiglion del Lago proprio questa domenica 😊 Ho trovato l’isola un luogo molto piacevole e tranquillo, mentre Castiglione è un borgo davvero meraviglioso! Questa domenica, però, tutto tranne che tranquillo, per “colpa” della festa 😁 Quest’anno il tema dei carri erano le fiabe Disney: non sai che bello vedere la Sirenetta, Dumbo, Winnie the Pooh e gli altri completamente ricoperti di colorati petali di tulipano!! 😊
Ma dai che bello!! L’aria di lago è decisamente rilassante, tant’è che lo prescrivono anche come cura…
Noi non siamo riusciti ad esserci questa domenica… Un pò mi è dispiaciuto perchè giá a Pasqua avevamo visto qualche preparativo. Ci torneremo per il we del 25 aprile!
Sono talmente d’accordo con te che quasi preferisco più il lago che il mare!!
Fate bene a tornare! In caso non li conosciate vi suggerisco Corciano e Castel Rigone, sono due borghi minuscoli ma molto affascinanti! 😊
No non ci siamo mai stati… Me li segno!! Grazie 😉
Il Lago Trasimeno ha intorno tanti paesini così incantevoli che non ci stanca mai di esplorarlo. Bell’articolo, molto esauriente!
Grazie mille, sono contenta ti sia piaciuto!!
Sembra un posto davvero molto bello. L’anno scorso una mia amica ha trascorso le vacanze lì; ho visto che è anche un posto abbastanza economico!
Si si abbastanza!! Mangi fuori a prezzi che in città ci sognamo!
Non è da sottovalutare 😛
Bello! L’Umbria è davvero piena di luoghi da visitare. Non conoscevo la festa del tulipano! L’anno prossimo non me la voglio perdere. Le date sono sempre quelle?
Si la festa è davvero bella: sa di primavera e allegria, un mix perfetto!
È sempre il secondo week end di aprile ma tieni d’occhio il sito dove viene pubblicato il programma aggiornato http://www.festadeltulipano.com 😉