Non so voi ma questa estate, tutti sembrano partiti per il… GIAPPONE! Sulla mia bacheca di Facebook e Instagram, durante il mese di agosto ho visto tantissimi in partenza e poi in giro per questo paese. Cosa sarà successo? Un’inarrestabile voglia di Giappone deve aver avuto la meglio su moltissime persone e, non vi nascondo che anche io ho una curiosità in crescita per questo paese sicuramente ricco di contraddizioni, tanto diverso dal nostro modo di vivere.
Sempre in questo periodo di casuale avvicinamento al Giappone, ho conosciuto Mariva, blogger de Il gusto in viaggio, che ha scelto di partecipare alla mia rubrica #10domandeperunviaggio parlando proprio del suo viaggio in questo paese! Mariva ha unito nel suo blog la passione per il cibo e l’amore sconfinato per i viaggi. Vi consiglio di dare un’occhiata alla sua rubrica Sapori dal mondo dove ripropone ricette tradizionali, testate in prima persona e poi rifatte a casa nella sua cucina!
Ma vediamo cosa mi ha raccontato del suo viaggio e della sua inarrestabile voglia di Giappone.
Cosa (o chi) ti ha convinto a scegliere questo viaggio?
La scelta di visitare il Giappone è stata dettata da una voglia inarrestabile di Oriente. Dopo il nostro viaggio di nozze in Thailandia, mio marito, ha espresso il desiderio di continuare a scoprire i paesi asiatici, tappa dopo tappa, pagoda dopo pagoda. E poi se devo essere sincera un pop up Alitalia sponsorizzava il volo Roma-Tokyo a 450 euro e non ce lo potevamo fare sfuggire!
3 aggettivi per descrivere il viaggio che hai fatto
Storico, culturale, romantico
Come lo hai organizzato o chi ti ha aiutato a farlo? Che tipo di viaggio hai fatto? Zaino in spalla, Fly&Drive, ViaggioAvventura, Low-cost, Tutto Incluso o altro?
Per mia abitudine non amo affidarmi alle agenzie di viaggio e cerco di organizzare il “viaggio” da sola nei minimi particolari. Lo costruisco in base alle nostre esigenze e gusti storico artistici.
Non amo i viaggi zaino in spalla, ok l’on the road, ma la sera voglio sapere dove andare a dormire e quindi parto sempre con tutte gli hotel prenotati da casa. Prenotiamo spesso anche ingressi a musei ed ad ogni tipologia di attrazione per cercare di saltare la fila.
Hai 30 battute per descrivere il tuo itinerario
Templi buddisti, santuari shintoisti e giardini zen hanno fatto da cornice al nostro viaggio on the road in Giappone. Abbiamo attraversato il paese da nord a sud, scoprendo le grandi città e le piccole località di campagna. Ciò che ci è rimasto nel cuore è la generosità delle persone. Il Giappone è un Paese meraviglioso.
Quale è il momento migliore che hai vissuto in questo viaggio?
In questo viaggio le esperienze positive sono state moltissime, ogni giorno abbiamo avuto la conferma che il Giappone era stata un’ottima scelta. Il momento migliore è stato quando abbiamo percorso il lungo trail del Fushimi Inari. Questo meraviglioso santuario shintoista dedicato alla dea Inari, protettrice del raccolto e dell’economia, è un viale tortuoso che attraversa il bosco per circa 4 km e ti scaturisce una gioia e libertà inaspettate. Ti senti tutt’uno con la natura, sei parte integrante della vegetazione.
C’è qualcosa che avresti voluto fare o vedere ma non ci sei riuscita?
Saremmo voluti andare in un piccolo ryokan sul monte Fuji e goderci il panorama e la natura incontaminata, ma purtroppo l’elevato costo di questo tradizionale hotel giapponese ed il poco tempo per gli spostamenti ci hanno fatto evitare questa tappa… Ma spero di poter recuperare quanto prima!
Cosa hai riportato a casa nella tua valigia?
Nella mia valigia ritorna sempre un souvenir per la nostra casetta, un qualcosa che mi ricordi la nostra esperienza e la cultura incontrata. Dal viaggio in Giappone, oltre all’immancabile calamita per il nostro frigorifero, abbiamo portato delle stampe comprate in un robivecchi e dei bellissimi teli di tessuto da incorniciare, dipinti a mano.
Cosa hai portato o avresti dovuto portare invece?
Non c’e nulla che avrei voluto portare con me oltre a mio marito, la mia reflex e la voglia di scoprire un nuovo mondo.
Quale piatto hai mangiato e ti è rimasto impresso?
Abbiamo mangiato solo piatti locali e tradizionali, non ci siamo fatti neanche mancare una tipica cena giapponese sul tatami. Tra i molti piatti amati oltre all’ottimo sushi porto nel cuore una deliziosa zuppa di Ramen con carne e moltissime verdure degustata a Kyoto.
In quale fra i luoghi che hai visitato torneresti un’altra volta e perchè?
Tutto il Giappone è stata una vera scoperta, mi ha affascinata ed emozionata, ma la città che mi è rimasta nel cuore e che visiterei nuovamente è sicuramente Kyoto. Antica capitale del Giappone, Kyoto ben si presta ad essere girata a piedi, tutto è a dimensione d’uomo, i grattacieli di Tokyo qua lasciano il posto alle tradizionali abitazioni e ad antichi palazzi di importanti famiglie shogun.
Ovviamente l’intervista si conclude volendo sapere se la meta in questione è da consigliare per le famiglie con bambini e, se si, quale è l’età migliore per affrontare un viaggio del genere.
Durante questo meraviglioso viaggio in Giappone eravamo da soli, nostra figlia Irene ancora non c’era, ma ora che siamo anche noi genitori ci sentiamo di consigliare a pieno questa destinazione a tutti i genitori alle prime armi. Il Giappone è veramente children friendly. Non sono richieste vaccinazioni specifiche e il livello di igiene è altissimo. Ovunque parchi giochi per i piccoli con punti ristoro, bagni pubblici con area fasciatoio. Qualsiasi età abbia il vostro bambino si divertirà in Giappone, avrà molte possibilità di divertimento, dalla visita allo zoo di Ueno, alla vista panoramica della Sky Tree di Tokyo, dalla visita al museo del fumetto manga, fino alla giornata a Nara tra i daini. Il Giappone è da visitare ed amare e con i vostri bambini tutto sarà ancora più bello perch[ lo vivrete con il loro occhi.
Ringrazio Mariva per aver risposto alle mie domande, per averci spiegato come soddisfare la voglia di Giappone e chissà che a qualcuno di voi non sia venuta l’idea di andare a cercare un volo per le prossime vacanze!
Vuoi partecipare alla rubrica #10domandeperunviaggio? Allora scrivimi e raccontami il tuo viaggio!